Guardate il mondo da una nuova prospettiva per scegliere la vostra nuova destinazione
La fotografia aerea può dare una marcia in più a qualunque scatto, perché consente di mostrare prospettive e angolazioni della realtà non immediatamente visibili e a volte anche non immaginabili. Proviamo a pensare, ad esempio, al senso dell’insieme, della squadra e della coordinazione date da un’inquadratura dall’alto di un gruppo impegnato in un flash mob o di un gruppo di ballerine perfettamente in sincrono.
Ma anche i paesaggi assumono tutto un altro aspetto se fotografati da altezze medio alte: i colori, il senso dello spazio, la bellezza dell’insieme.
Esistono in particolare dei posti che, ripresi dall’alto, hanno un fascino particolare, quasi magico.
Ne abbiamo scelti sette da visitare con voi.
NEW YORK CITY
Siamo abituati a vedere inquadrature della grande mela principalmente dal basso. Queste sono utili a trasmettere il senso della "piccolezzA" della persona che per la prima volta si trova lì, al centro del mondo. Ma solo cambiando prospettiva e osservando i grattacieli dall’alto si ha la visione completa/complessa della città del Grande Gatzby. Non è un caso se quel sentimento del "If I can make it there, I’ll make it anywhere" si percepisce davvero per la prima volta solo quando si è in cima all’Empire o a un grattacielo e si guarda tutto il mondo sotto.
Altro elemento interessante de La Grande Mela, da un punto di vista architettonico è il flat Iron. Lo strano palazzo visto in prospettiva dal basso sembra una colonna o, se visto da uno dei due lati, una "quinta" di un teatro, misteriosamente senza profondità. Il segreto si scopre solo vedendone la pianta, inserita nel tessuto urbano.
Barcellona
Barcellona è magica da ogni angolazione. La città più patchwork d’Europa (e forse del mondo), fa girare la testa ad altezza d’uomo, figuriamoci se inquadrata dall’alto. Dalla Sagrada Familia a Parc Guell, si ha l’immagine dell’asimmetria che diventa armonia, del movimento che diventa architettura di avanguardia.
Etna in eruzione
Ha fatto il giro del mondo lo scatto di Luca Parmitano all’Etna in eruzione, mente era in orbita nell’ultima missione spaziale che lo ha visto coinvolto. Ma non serve andare in orbita per far capire quanto sia sublime lo spettacolo di una simile forza della natura durante la sua attività. Ci iuta a capire cosa accade in profondità delle cose, vedendole da una prospettiva alta, distaccata.
Campo di tulipani in Olanda
Emozione così forte da essere quasi insostenibile, quella di poter vedere un campo di tulipani olandesi ad aprile, in pieno periodo di fioritura. Ancor più se visti dall’alto, nel pieno della loro esplosione di colori e profumo (per fortuna non troppo forte).
Cotton fields, India
L’India o si ama o si odia. Non ci sono vie di mezzo. Arthus Bertrand l’ama, come dimostrano i suoi scatti che, dall’alto, manifestano gli aspetti più complessi, oscuri e colorati allo stesso tempo, di una nazione ricca di contraddizioni. Anzi, ricca e basta.
Come fare scatti dall’alto?
Se disponibile, una prospettiva da un piano di appoggio rialzato è senza dubbio la prima ipotesi per qualunque amatore (balaustre, piani rialzati, ringhiere ecc...)
Per chi pianifica di fare molti scatti in altezza, per motivi professionali o perché interessato a questo tipo di espressione fotografica, gru o crane sono dei rimedi in passato molto utilizzati. Oggi tuttavia, sia per il prezzo molto alto di affitto o acquisto che per la poca praticità, questi strumenti vengono soppiantati dai più moderni pali telescopici e droni. Questi ultimi, sempre più usati e soggetti a continui miglioramenti per renderli più leggeri e maneggevoli, sono comunque soggetti a regolamenti da parte dell’ENAC. Restano al momento la soluzione migliore per foto di qualità alta e di massima espressività ad alta quota.
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