Patente drone: dove e come farla?

ago 31, 2017

Essere pilota drone è l’attuale sogno dei più piccini.

Un tempo, da bambini, sottoposti all’infelice interrogativo circa il mestiere che si sarebbe gradito per il futuro, noi tutti pensavano a mestieri atipici. Mai ci saremmo immaginati che avremmo potuto, da grandi, pilotare degli apparecchi dalle mille funzionalità comodamente da terra.

Oggi i droni con videocamera rappresentano oggetti di ultima generazione ben lungi dall’essere utilizzati per mero diletto.

E’ in fase di sperimentazione addirittura la possibilità di utilizzare il drone per salvare la vita di chi avrebbe, in caso di estrema urgenza, bisogno di un defibrillatore, immaginiamo un po’.

Tutto ciò lascia facilmente presagire che non è possibile improvvisare nell’utilizzo di questi apparecchi.

I droni non sono giocattoli...

È opportuno godere di competenze specifiche perché, nelle mani sbagliate, è facile immaginare quali possano essere i danni a cose e/o persone.

È giusto che sia così. Ecco la ragione per la quale l'ENAC, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civileha introdotto una licenza specifica che può essere ottenuta seguendo un corso patente drone presso centri autorizzati. È giusto però chiedersi quando la patente drone (ufficialmente un attestato per droni) è obbligatoria e in quali casi, invece, essa non si rende necessaria.

Ecco, allo scopo, qualche utile chiarimento.

Patente drone: cosa dice la legge in merito?

La nostra normativa non poteva essere più chiara visto che, di recente, sono entrate in vigore delle nuove, severe norme in merito alla patente drone stilate dall’Ente per l’Aviazione Civile.

Esse decretano l’obbligo di essere muniti di permessi speciali per gli operatori che maneggiano droni da utilizzare a scopo professionale.

Procedura per “operazioni critiche”

Chiunque intenda destinare i droni al sorvolo di aree popolate dovrà, quindi, alla luce di quanto testé detto, entrare in possesso dell'attestato seguendo l’iter stabilito.

Giova chiarire che, dati alla mano, gli scenari standard per le operazioni critiche contano un aumento davvero notevole. Il trend è in significativa crescita. Un grandissimo passo in avanti per tutta la filiera. 

Fino ad appena un paio di anni fa, svolgere un'operazione critica in città - o in ogni caso, in una zona popolata - con un drone dal peso superiore a 300 grammi risultava un'impresa a dir poco ardua se non impossibile.

E questo, non solo per le caratteristiche che doveva avere il drone, ma anche e soprattutto per le lungaggini sottese all’ottenimento dell'autorizzazione.

Ecco uno dei motivi per i quali i droni sono presenti sul mercato già da un bel po’ di tempo, ma a questa presenza, non se ne è accompagnato negli anni scorsi un adeguato utilizzo.

Oggi, gli scenari sono, per fortuna, completamente mutati ed ENAC ha semplificato e velocizzato in maniera incredibile l'iter autorizzativo.

Ottenere una patente drone è molto più agevole, diventare un pilota drone è molto più semplice.

Non è un caso che, ai nostri giorni, le domande per aderire a questa tipologia di operazioni e, quindi, la scelta di seguire degli appositi buoni corsi per ottenere la patente drone, siano in netto e deciso aumento.

Procedura semplificata

Per tutti i proprietari di droni con peso inferiore ai 300 grammi dalla velocità non superiore ai 60 km/h e dotati di paraeliche utilizzare un drone con videocamera o senza è tutto più semplice: il permesso di volo può essere ottenuto attraverso una procedura semplificata.

Non è necessario, quindi, seguire - in questo caso specifico - alcun corso per acquisire la patente drone né ottenere l’attestato di pilota. Sarà, allo scopo, sufficiente inviare all’ENAC tutta la documentazione relativa al drone di cui si è in possesso senza che si renda necessaria neppure la visita medica.

Corsi per pilota drone: il lavoro del futuro?

I droni con videocamera hanno una versatilità di utilizzo senza pari.

Ci sono degli ambiti in cui la richiesta di lavoro effettuato con un drone è molto alta.
Ne è un esempio l’attività dei fotografi di eventi e cerimonie: grazie all’utilizzo di un drone con videocamera è possibile ottenere riprese aeree di ineguagliabile bellezza.
Un pilota drone riconosciuto, diventa tale solo previa corsi per l’apprendimento dell’uso dei droni.

Basta un corso ben fatto per poter lavorare con una vasta gamma di droni, intraprendere un certo tipo di carriera e, quindi, trovare un lavoro soddisfacente e remunerativo … il che, di questi tempi, è davvero un sogno che diviene realtà.

In linea di massima, un pilota drone Phantom 4, solo a titolo di esempio, sembra chiedere un corrispettivo in media pari a 600 euro a giornata.

Questo prezzo è destinato ad aumentare sensibilmente con un esacottero classe s900: in questo caso il corrispettivo richiesto può arrivare a toccare i 900-1000 euro a giornata.

Si tratta di cifre che danno contezza dell’importanza sottesa alla scelta di un corso qualificato, che sia in grado di fornire all’utilizzatore tutte le cognizioni e impartire tutte le tecniche per superare le eventuali complessità dei servizi che con la patente drone intende svolgere.

Tutto chiaro dunque. Non resta che valutare l’uso che dei droni si intende fare.

Per maggiori domande non esitate a contattarci!

  • set 2, 2017 gaetano

    Salve, se il drone lo usate per scopi ricreativi basta essere lontani dai centri abitati e in aree segregate e si può volare senza problemi. Se invece lo usate per scopi professionali è necessario patentino e riconoscimento del drone + assicurazione.

  • set 1, 2017 Raffaele

    Salve io sono in possesso di un drone parrot bebop 1 da quanto ho capito non richiede né licenza, patente. È lìbero uso stando attenti sempre a certe regole.

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