Volare con un drone: Quale attestato ti serve?

apr 17, 2025

Quando si parla di volo con i droni in ambito civile e professionale, la normativa europea attualmente in vigore prevede una classificazione basata sul livello di rischio delle operazioni. Le categorie principali sono tre: Open, Specific e Certified.
La stragrande maggioranza delle attività professionali rientra nelle prime due: Open e Specific.


Categoria Open: per operazioni a basso rischio

La Categoria Open è pensata per tutte le operazioni considerate “a basso rischio” per le persone a terra e per lo spazio aereo.
Non richiede autorizzazioni preventive da parte di ENAC, a condizione che vengano rispettate alcune regole fondamentali.

Questa categoria è a sua volta suddivisa in tre sottocategorie operative: A1, A2 e A3:

  • A1: consente di volare in prossimità di persone non coinvolte. Si applica a droni leggeri (inferiori a 900 grammi) con elevati standard di sicurezza, come quelli con marchio di classe C0 o C1. Tipica di attività in ambito urbano o semiurbano con droni compatti, per riprese, documentazione o piccole ispezioni.
  • A2: permette di volare vicino alle persone non coinvolte, mantenendo però una distanza orizzontale minima di sicurezza. È destinata a droni fino a 4 kg e richiede una maggiore preparazione teorica e consapevolezza operativa. Adatta a contesti tecnici o semi-urbani come rilievi e ispezioni.
  • A3: prevede operazioni in aree completamente isolate da persone non coinvolte, mantenendo almeno 150 metri di distanza da zone residenziali, industriali o ricreative. Indicata per droni di peso elevato (fino a 25 kg) o privi di sistemi avanzati di sicurezza, in contesti agricoli o industriali aperti.


Le sottocategorie A1 e A3 sono coperte da un unico attestato (A1/A3), che si ottiene frequentando un breve corso teorico opzionale – ma fortemente consigliato – con successivo esame online erogato attraverso la piattaforma ufficiale indicata da ENAC.
L’attestato A2 richiede una preparazione più approfondita e il possesso preventivo dell’attestato A1/A3. È rivolto a professionisti che operano in ambito urbano o tecnico, come topografi, videomaker, ispettori e surveyors, che utilizzano droni di peso e prestazioni superiori in contesti più complessi. Si ottiene attraverso uno studio teorico avanzato, un esame in presenza presso un centro autorizzato e un addestramento pratico, preferibilmente svolto con il supporto di un centro riconosciuto.


Categoria Specific: quando il volo richiede autorizzazione

Se le operazioni che intendi svolgere non rientrano nei limiti della categoria Open, allora il tuo scenario ricade nella Categoria Specific.

È il caso, ad esempio, di voli:

  • in centri abitati con droni il cui peso supera i 4 kg
  • in zone rosse aeroportuali
  • su infrastrutture critiche come ferrovie, porti o centrali
  • oltre la linea visiva del pilota (BVLOS)


In questi contesti, il cui livello di rischio associato è maggiore rispetto a quello degli scenari contemplati dalla categoria Open, è obbligatorio che il pilota sia formato secondo gli scenari standard europei (STS), denominati STS-01 (volo a vista o VLOS) e STS-02 (volo oltre la vista o BVOLS).

La formazione copre aspetti essenziali come la valutazione del rischio, la pianificazione delle missioni, le procedure di emergenza e le comunicazioni aeronautiche. A questi si aggiungono moduli obbligatori trasversali, comuni a entrambi gli scenari:

  • CRM (Crew Resource Management), per la gestione efficace delle risorse e del processo decisionale durante l’operazione.
  • Comunicazioni aeronautiche (FONIA), che includono, dove previsto, l’impiego di procedure e terminologie standard per garantire una comunicazione efficace tra pilota, osservatore e altri soggetti coinvolti, contribuendo al mantenimento delle distanze di sicurezza da altri velivoli.


Solo nel caso in cui non esista uno scenario standard adatto all’operazione prevista, è necessario predisporre una valutazione del rischio personalizzata (SORA), che comporta una procedura più complessa e l’intervento diretto dell’autorità competente.





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